Dati Mozambico

Immagine2 - bandiera Mozambico
Il Mozambico (in portoghese Moçambique) è uno Stato dell'Africa Orientale. Ha una popolazione di circa 18 milioni di abitanti e una superficie di 801’590 km2. La capitale è Maputo. Il Mozambico è un'ex colonia portoghese, indipendente dal 1975. Confina a Nord con la Tanzania, il Malati e lo Zambia, a Est con il Canale di Mozambico (che lo divide dal Madagascar) a Sud con il Sudafrica e a Ovest con lo Zimbabwe e lo Swaziland. Il Mozambico è un Paese in via di sviluppo e circa la metà della popolazione vive in povertà assoluta.
STORIA IN BREVE

I primi abitanti del Mozambico furono probabilmente i San (boscimani), soppiantati fra il I e il IV secolo da popolazioni bantu provenienti da Nord. Gli Arabi fondarono sulle coste e sulle isole del Mozambico diversi sultanati, convertendo gran parte della popolazione locale all'Islam. I portoghesi giunsero sulle coste del Mozambico alla fine del XV secolo, e nel secolo successivo costruirono numerosi insediamenti come basi di scalo e rifornimento per le navi sulla rotta delle Indie Orientali.

Il Portogallo mantenne un controllo piuttosto blando sul territorio, la cui amministrazione fu in gran parte affidata a privati di diverse nazionalità. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel periodo della decolonizzazione, i gruppi indipendentisti del Mozambico si coalizzarono nel movimento armato FRELIMO (Fronte di Liberazione del Mozambico), che dopo dieci anni di guerriglia con il potere coloniale portò il Paese all'indipendenza nel 1975.

Sotto la presidenza di Samara Machel, leader del FRELIMO, il Paese si allineò politicamente all'Unione Sovietica, dando luogo a un'economia socialista e appoggiando politicamente gli altri movimenti indipendentisti dell'area, come l’African National Congress sudafricano. La collocazione politica del Mozambico costò al Paese l'ostilità dei governi bianchi di Sudafrica e Rhodesia e degli Stati Uniti. Questi Paesi furono fra i principali finanziatori del RENAMO, un movimento armato anti-comunista che negli anni ottanta trascinò il Mozambico in una guerra civile che ebbe conseguenze umane ed economiche disastrose.

Nel 1990 iniziano a Roma le trattative di pace con la mediazione della Comunità di Sant’Egidio e del governo italiano. Nel 1992 FRELIMO e RENAMO firmarono gli accordi di pace di Roma, definendo congiuntamente una nuova costituzione di stampo multi-partitico. Nelle elezioni libere tenute negli anni successivi, il FRELIMO si confermò sempre primo partito dal Mozambico.

Passata l'epoca della Guerra Fredda, tuttavia, il FRELIMO ha ribaltato completamente la propria linea politica in senso decisamente liberale. In politica estera ha intessuto solide alleanze con Stati Uniti, Gran Bretagna e Portogallo. Nel 1995 il Paese ha spontaneamente deciso di entrare nel Commonwealth. Il Mozambico è il primo Paese non facente parte dell'Impero Britannico che accede a questa organizzazione.

Nelle elezioni del 1994 Joaquim Chissano, al potere dal 1986, fu confermato Presidente con il 53% dei voti. Per l'assemblea costituente il Frelimo conquistò 129 deputati, la Renamo 112, e 9 rappresentanti di tre partiti minori riuniti nell'Unione Democratica. Dalla formazione l'assemblea è riuscita a guadagnare maggiore indipendenza dall'esecutivo, raggiungendo nel 1999 il 53% della produzione legislativa. Nel 1996 il Mozambico ha contribuito a fondare a Lisbona la Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese: gli scambi economici e culturali hanno ricevuto un notevole impulso grazie a questa iniziativa.

Dopo il ritiro del Presidente Chissano, avvenuto nel 2005, il nuovo Presidente Guebuza ha proseguito la politica del predecessore, opponendosi tra l'altro in modo netto alla politica razzistica del vicino Zimbabwe di Mugabe. I profughi bianchi fuggiti dallo Zimbabwe sono infatti stati per la maggior parte accolti in Mozambico. Guebuza ha concesso loro non solo la cittadinanza mozambicana, ma anche le tenute agricole da tempo abbandonate che sono situate nel Sud del Paese.

Gli agricoltori bianchi rhodesiani sono diventati così cittadini mozambicani, mettendo a disposizione della loro nuova patria la propria esperienza professionale in campo agricolo e creando buone prospettive per una ripresa dell'economia rurale, che tuttora risente degli effetti della guerra civile. Alla fine del 2009 il presidente Armando Emilio Guebuza è stato rieletto con il 76,5% di consenso, superando due partiti di opposizione.
Immagine1 - mappa Mozambico
Superficie: 801’590 km2
Abitanti: 18'255’098 (stime 2011)
Densità: 23 ab/ km2
Forma di governo: Repubblica
Capitale: Maputo, 1'250’000 ab
Altre città: Beira, 400'000 ab.
Paesi confinanti: Confina a Nord con la Tanzania, il Malati e lo Zambia, a Est con il Canale di Mozambico (che lo divide dal Madagascar) a Sud con il Sudafrica e a Ovest con lo Zimbabwe e lo Swaziland.
Monti principali: Monte Binga 2'440 m, Monte Namuli 2’419 m
Fiumi principali: Zambesi 2’574 Km, Limpopo 1’600 Km e Rovuma 800Km
Laghi principali: Niassa 29’600 Km2
Clima: Tropicale
Lingua: Portoghese (ufficiale), e altre innumerevoli lingue locali
Religione: Culti locali 50%, Cristiani 30%, Musulmani 20%
Moneta: Metical
ALCUNE INFORMAZIONI (dati UNICEF 2011):

Mortalità infantile entro il primo anno di vita: 72 ogni 1’000 nascite
Mortalità infantile entro il 5° anno di vita: 103 ogni 1’000 nascite
Tasso netto di iscrizione alla scuola primaria: 92%
Tasso di alfabetismo fra gli adulti: 56%
Speranza di vita alla nascita: 50anni
Prodotto nazionale lordo pro capite (US$): 470 US$
Crescita annua della ricchezza nazionale (PIL) nel periodo 1990-2011: 4,3%
Accesso a fonti migliorate di acqua potabile (%) nelle zone rurali (2010): 29% della popolazione
Accesso ai servizi igienici adeguati (%) nelle zone rurali (2010): 5% della popolazione
Popolazione sotto la soglia internazionale della povertà di 1,25 USD al giorno (%) 2006–2011: 60%
Diffusione dell’HIV tra gli adulti: 11% della popolazione



GEOGRAFIA E FAUNA

Il Paese è diviso in due macro aree morfologicamente distinte: a Nord la regione degli altopiani, alti in media 600 m, tagliati longitudinalmente dalla Rift Valley; qui vi si trovano anche massicci isolati, come il Monte Namuli (2’419 m s.l.m.). La parte centrale e meridionale del Paese è in  maggioranza pianeggiante e solcata da numerosi fiumi, tra cui lo Zambesi. La costa, estesa per oltre 2’400 km, è in gran parte costituita da pianure alluvionali, che in alcuni punti volgono a palude procedendo verso l'interno.

Nella parte settentrionale del paese, al confine con il Malawi, si trova il lago Niassa che confluisce nel fiume Shire, un affluente dello Zambesi. I fiumi del Mozambico hanno un andamento da occidente, dove si trovano gli altipiani, ad oriente, verso l'Oceano Indiano ed il Canale del Mozambico. Il più lungo è lo Zambesi che scorre al centro del Paese, il Limpopo, non distante dal confine con il Sudafrica, il Rovuma che invece corre lungo il confine con la Tanzania e il Save.

Le condizioni climatiche del Mozambico sono legate all'influenza di tre fattori: la calda corrente del Mozambico che attenua le escursioni annue della temperatura e i contrasti termici tra oceano e terre emerse; l'altimetria, che sui rilievi determina invece una certa continentalità del clima; infine l'azione decisiva degli Alisei di Sud-Est e del monsone estivo che con l'umidità che apportano sono la principale causa delle precipitazioni. Il clima del Mozambico pertanto è di tipo tropicale. Le maggiori temperature si hanno in gennaio, quando la media registrata va dai 27 °C della costa ai 21 °C delle zone interne più alte. La stagione che registra le minori precipitazioni va da aprile ad ottobre.

La fauna è particolarmente ricca, tanto da attirare numerosi cacciatori. Esistono però grandi parchi nazionali, tra i quali primeggia quello di Gorongosa, che si estende nella parte centrale del Mozambico, ai piedi del monte omonimo. I primati sono rappresentati da vari cercopitecidi e alcuni lemuridi, tra i quali notevole è il Galago crassicaudatus. Tra i carnivori sono presenti il leone, il leopardo, lo sciacallo, il licaone e il protele.

Abbondanti sono gli ungulati: elefanti, rinoceronti, zebre, bufali, antilopi di varie specie, lo gnu striato (Connochætes gnu), la giraffa, che tocca in questa regione il suo limite meridionale di estensione, vari iraci, l’ippopotamo e il facocero. L'avifauna rientra in quella dell'Africa meridionale.

L'agricoltura è la più importante attività economica e fornisce i mezzi di sussistenza alla maggioranza della popolazione. Nel 2009, il settore ha contribuito per il 20% al valore totale delle esportazioni. I principali prodotti esportati sono: pesce, gamberi, legname, copra, anacardio, agrumi, noci di cocco, tè, cotone e tabacco.

Le colture alimentari interessano circa l'80% della superficie coltivata (2009). Mais e manioca sono i principali prodotti, seguiti da sorgo, miglio, riso fagioli, arachidi e patate dolci. Le colture commerciali più importanti sono tabacco, cotone, sesamo, canna da zucchero, tè, cocco e anacardio.

Il potenziale agricolo è alto, nonostante le frequenti siccità e inondazioni. Vi è inoltre abbondanza di risorse marine, che non sono pienamente sfruttate. La varietà dei suoli e le condizioni climatiche diverse, influenzate dalla latitudine, dalle variazioni di altitudine, dalla topografia e dalla vicinanza alla costa, offrono una vasta gamma di opportunità di produzione e le risorse idriche sono relativamente abbondanti. Tuttavia, il Paese è altamente indebitato e si stima che il 64% della popolazione sia in condizioni di insicurezza alimentare.